lunedì 7 marzo 2011

Colpevoli ritardi....

...sono quelli di cui è vittima il Parco delle Energie (ex Snia Viscosa) per mano di diverse istituzioni a partire dal Comune di Roma.

Il 1° luglio 2010, viene depositata una
sentenza del TAR  che annulla la demolizione dello scheletro di edificio costruito all'inizio degli anni 90 con una concessione edilizia, rilasciata e poi annullata dalla Regione Lazio, ottenuta grazie anche ad una mappa catastale risultata poi falsa. L'amministrazione comunale dopo aver "taciuto" le sue ragioni davanti ai giudici amministrativi (come riportato nella sentenza) sembra che vorrebbe rinunciare a fare ricorso al Consiglio di Stato per "motivi economici"...Ritardi e tentennamenti che, restando così le cose, potrebbero portare a far ottenere indennizzi più sostanziosi per gli espropri in corso in quell’area o riaprire i giochi, e i tentativi di speculazione, su un'area da destinare a verde pubblico.

Poi, dopo quelli del ricorso, ci sono i ritardi dei cantieri aperti da tanto, troppo, tempo che messi in fila arrivano a oltre 11 anni.....

PROGETTO
DATA DI CONCLUSIONE
RITARDO (MESI)
RIF.
CASA DEL PARCO
dic-08
27
Cartello cantiere (Cartello 1)
QUADRATO
mar-09
24
Cartello cantiere (Cartello 2)
NUOVA AREA CANI
set-09
18
Cartello cantiere (Cartello 3)
PLAY-GROUND
ott-08
29
Sopralluogo resp. Dip e Ass.LLPP
ILLUMINAZIONE VIALE
mar-08
36
Finanziamento comunale
TOTALE RITARDO A:
feb-11
132
MESI


per non contare quelli per così dire chiusi come la realizzazione dell'area giochi con un ritardo di 12 mesi o l'approvazione, da parte del Muncipio Roma 6, del manifesto del Forum per la gestione del Quadratocon un ritardo di 28 mesi. 

Con questa denuncia chiediamo al Comune di Roma di procedere rapidamente al ricorso al Consiglio di Stato, preparando una seria e documentata memoria sui fatti, e al Comune di Roma e al Municipio Roma 6 di attivarsi per: 
1) la chiusura immediata di tutti cantieri aperti all’interno del parco accelerando le operazioni non ancora concluse (messe in opera, collaudi, piantumazioni, ecc.);2) il rispetto degli impegni sulla destinazione e la gestione degli spazi (spazio polifunzionale, casa del parco, play-ground) sottoscritti con i cittadini e ribadite nelle proposte avanzate dal territorio e che hanno visto il coinvolgimento di distretti scolastici e sanitari, scuole e associazioni, comitati e semplici cittadini, centri sociali e istituzioni;
3) la salvaguardia del verde senza nuovo cemento e fonti di inquinamento all’interno del parco;


Cartello 1


Cartello 2



Cartello 3
Documenti:
- Servizio di TGSKY24 (7 marzo 2011)
- Articolo di Repubblica.it (16 febbraio 2011)
- Articolo di Terranews (3 febbraio 2011)
- Interrogazione consiglio Regionale Lazio del 2011
- Sentenza del TAR del 2010
- Sentenza del Consiglio di Stato del 2007